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Racconti colmi di incanti sommessi, in un libro che è un inventario dei temi piú cari di Cesare Pavese: il mito innocente e selvaggio che si svela nella campagna, la solitudine metropolitana, l'io fanciullo e la memoria dell'infanzia, le contraddizioni che rimandano ai valori archetipi dell'esistere.

Ottavia ha quindici anni e all’improvviso si risveglia, spaesata e senza memoria, in luogo misterioso e labirintico: la fortezza di Haresind. Durante la fuga sarà accompagnata da diverse creature, incontrerà altri prigionieri e, come nei migliori videogames, affronterà numerose prove, imbattendosi in esseri mostruosi e personaggi ambigui. Il percorso che la porterà alla salvezza, ricomponendo il puzzle dei suoi ricordi, sarà anche il mezzo per scoprire il significato più profondo della fortezza.

Il diavolo nella bottiglia è un racconto di Robert Louis Stevenson pubblicato per la prima volta su New York Herald (Febbraio-Marzo 1891) e su Black and White a Londra (Marzo-Aprile 1891). Fu inserito poi, nel 1893, nella raccolta Island Nights' Entertainments (Gli intrattenimenti delle notti sull'isola), edito a Londra da Cassell, con illustrazioni di Gordon Browne e William Hatherell.

"Lavorare stanca" (nell'edizione del '36, con le poesie aggiunte nel '43 e le altre non raccolte), "La terra e la morte", "Due poesie a T.", "Verrà la morte e avrà i tuoi occhi": le composizioni piú conosciute accanto a quelle meno note, qui riunite sotto i titoli di Prima di "Lavorare stanca" e "Estravaganti scelte".

Felicità è una parola di cristallo la più soggettiva del vocabolario. Cambia a seconda dei nostri valori delle nostre condizioni di salute delle nostre idee della nostra fede della nostra età del nostro rapporto col tempo e con la morte. Muta svariate volte nel corso della vita poiché a cambiare siamo prima di tutto noi col nostro orizzonte di desiderio. Definirla quindi non è impresa da poco ma può rivelarsi un’avventura avvincente. Il suo significato infatti apre mille strade e mille orizzonti. Per me è uno stato di estasi per te un momento di inconsapevolezza.